mercoledì 6 gennaio 2010

Io rinascerò

cervo a primavera

oppure diverrò

gabbiano da scogliera

senza più niente da scordare

senza domande più da fare

con uno spazio da occupare

e io rinascerò

amico che mi sai capire

e mi trasformerò in qualcuno

che non può fallire

una pernice di montagna

che vola eppur non sogna

in una foglia o una castagna

e io rinascerò

amico caro amico mio

e mi ritroverò

con penne e piume senza io

senza paura di cadere

intento solo a volteggiare

come un eterno migratore

e io rinascerò

senza complessi e frustazioni

amico mio ascolterò

le sinfonie delle stagioni

con un mio ruolo definito

così felice d'esser nato

fra cielo terra e l'infinito

Riccardo Cocciante

Nessun commento:

Posta un commento